Una scopata inaspettata ma sognata

Da sempre avevo desiderato di possederla finalmente la moglie del mio collega e vicina di casa è stata posseduta. Era da questa estate che l'avevo addocchiata e anche lei aveva posato il suo sguardo più volte. Abitando in un condominio con cortile recintato  questa primavera non potendo uscire, mi sono dedicato a fare un po di ginnastica per tenermi in forma. Per farla indossavo sempre dei pantaloncini a ciclista aderenti. Capitava spesso che mentre stavo fuori lei uscisse a stendere i panni sul balcone e mi dava l'impressione di sbirciare il mio pacco ed era sempre più gentile e sorridente. Un giorno mentre lei standeva, tra un esercizio e l'altro, inizio a strusciarmelo con la mano e in poco tempo mi si è gonfiato. Neanche a farlo appposta le cade una molletta e si precipita a raccoglierla. Mentre era a pochi metri da me mi giro verso lei per salutarla e la becco che lei nel rispondere stava fissando il mio pacco. Si accorge che l'ho beccata e con un sorriso imbarazzato se ne va arrossendo. Da li ogni volta che ci incrociamo grandi sorrisi. Finchè decido di giocarmela alla prima occasione. Occasione che arriva quando il mio collega rimane fuori per lavoro per due giorni. Allora dovevo solo inventare una scusa per beccarla. E il destino mi da decisamente una mano. Arriva un corriere per me e oltre al mio aveva un pacco anche per il mio collega, mi si accende la lampadina: "lo ritiro io!".
Così faccio. Allora salgo da loro, suono e lei mi apre. Indossava come sempre in casa , dei leggins che mettevano in risalto il suo culo e il pacco. Le dico che mi ero permesso di ritirare la loro roba e lei sorridendo e ringraziandomi mi dice di entrare per un caffè dato l'orario. Non aspettavo altro... iniziamo a parlare e lei mi fa i complimenti perchè cerco di mantenermi in forma, cosa che non fa il marito e allora azzardo pure io facendole i complimenti spingendomi oltre, apprezzando il suo culo. Arrossisce, ride e va in cucina a fare il caffè. Allora decido, o la và o la spacca. La raggiuango e mi metto dietro a lei e glielo appoggio. Rimane qualche secondo impietrita ma poi inizia a muovere i fianchi spingendo le chiappe contro me. In un attimo le abbasso i leggins sotto il culo e vado con la mano tra le cosce. Era un lago. Da li a poco era accovacciata a succhiarmelo. Poi mi porta in camera e inizio a scoparla con forza. Voleva essere scopata a pecora e io la accontento. La schiaffeggiavo e si sentiva il rumore delle mie palle contro di lei. Finchè quando stavo per sborrare si mette sdraiata davanti e mi chiede di riempirle la faccia. Me lo pulisce, ci beviamo il caffè e me ne vado. Ogni volta che ci incrociamo il suo sguardo sprizza desiderio e non vedo l'ora di poterla montare di nuovo magari provando a farle il culetto visto che non lo aveva voltuto.